Niente va sottovalutato, la storia, i sapori, le tradizioni.. tutto deve essere tramandato in modo che nulla possa essere dimenticato.
Eccoci che oggi facciamo un salto nel passato con questo dolce tipico tramandato dai nostri nonni. Non tutti lo conoscerete, in effetti non è molto famoso, è un dolce tipico Lombardo precisamente della Brianza, zona in cui abito. A seconda della località questa pietanza viene chiamata in due modi diversi: nella zona del lago di Lecco si chiama “Laciada” mentre nei pressi del lago di Como è denominata “Cutizza”.
Questo dolce risale al dopoguerra, quando i nostri nonni erano piccoli. All’epoca non c’era molto, ci si accontentava di tutto e le mamme, quando potevano, con questo dolce “povero” facevano felici i loro bambini, i quali non aspettavano altro. Una merenda a base di uova, latte, farina e uva americana (detta anche uva fragola) che in questo periodo non mancava mai nei vigneti dei contadini.
La Laciada è stata per me una scoperta fatta da poco, e ho voluto subito creare la mia versione rivisitata aggiungendo qualche ingrediente ma mantenendo quelli originali.
Questo tipo d’uva, durante la cottura, tende a prendere un sapore leggermente acidulo, che si sposa bene con la base dolce e aromatizzata: in parole semplici assomiglia all’unione tra crepes e pancake. Per chi non ama il retrogusto acidulo dell’uva cotta può benissimo sostituirla con dei cubetti di mela, magari sporcati con un pizzico di polvere di cannella! Decisamente adoro questa seconda versione in confronto la prima, la consiglio a tutti quelli che amano i gusti un po’ più tradizionali. Ricordate che è un dolce che va mangiato subito dopo la preparazione, quando è ancora caldo!
Bene ora vi spiegherò la ricetta, in modo che possiate capire meglio di cosa si tratta.
(dose per 2/3 cialde come quelle in foto)
INGREDIENTI:
– 2 uova
– 60 gr di zucchero
– 140 gr di farina “00”
– 90 gr latte
– 20 gr fuso
– 200 gr di acini d’uva con la buccia
– pizzico di sale
– scorza di un limone
– ½ scorza d’arancia
-un pizzico di cannella
PROCEDIMENTO:
Mescolare in una terrina con una frusta le uova, lo zucchero, un pizzico di sale e gli aromi fino a rendere omogeneo. Setacciare poco alla volta la farina fino ad incorporarla tutta all’impasto. Aggiungere a filo il latte e il burro fuso avendo cura di rendere il tutto liscio e omogeneo. Infine aggiungere gli acini d’uva, precedentemente lavati ed asciugati, e unirli mescolando con un cucchiaio.
Scaldare e ungere con una goccia di olio una padella da crepes della misura da 18/20 cm di diametro (circa), e versare parte dell’impasto avendo cura di cucinarlo a fiamma medio/bassa. A metà cottura girare sotto sopra la laciada e continuare a cuocere fino a che non diventi ben dorata. Prima di servire cospargere con abbondante zucchero a velo per aggiungere un ulteriore tocco di dolcezza.
I CONSIGLI DI LUCAKE
– Come vi ho suggerito nell’introduzione per chi non ama il sapore acidulo e i semini dell’uva, consiglio di sostituirla con cubetti di mela.
– Per chi ama un impasto più morbido, umido e meno asciutto consiglio di mettere 100 gr di latte al posto che 90 gr.
-A metà cottura, al momento di girare il dolce, se non volete rischiare di romperlo potete capovolgere il dolce sotto sopra su un’altra padella, e continuare la cottura dell’altro lato in essa. Cosi eviterete di dover girarla con una spatola con il rischio che si rompa.
-Per far in modo che la frutta rimanga ben incorporata nel dessert consiglio cubetti di mela e acini d’uva abbastanza piccoli.
-Questo è un dolce che va servito caldo con un abbondante spolverata di zucchero a velo.
-Non aspettatevi un dolce stellato, resta comunque un dolce povero, ma consideratela un’ottima occasione per preparare golose merende anche all’ultimo minuto.
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Interessante scoprire dolci tradizioni sconosciute!
Che meraviglia! Mi piacerebbe provarlo per la merenda!! Magari con le mele Bravo Luca bellissima anche la storia del dolce visto che io sono brianzola d’adozione ho imparato una cosa nuova!!
WOW! Davvero molto originale… E si ankio preferisco la seconda versione con la mela! Proverò a farle! buona giornata caro
Boa noite. Descobri o seu blog de receitas fantasticas que adoro!
Nanda
Gracias 🙂
Ciao! La ricetta che conosco io è solo con latte, farina e un pizzico di bicarbonato. E l’uva fragola 🙂 per l’impasto e zucchero normale sulla superficie.. Tanti bei ricordi 🙂
Ciao Francesca, si questo è un dolce povero che veniva fatto ai tempi dei miei nonni! Solitamente non si aveva una ricetta precisa ma si andava a occhio in base anche a quello che si aveva in casa! Un dolce semplice ma di grande bontà! Grazie, a presto 😀