Niente va sottovalutato, la storia, i sapori, le tradizioni.. tutto deve essere tramandato in modo che nulla possa essere dimenticato.
Eccoci che oggi facciamo un salto nel passato con questo dolce tipico tramandato dai nostri nonni. Non tutti lo conoscerete, in effetti non è molto famoso, è un dolce tipico Lombardo precisamente della Brianza, zona in cui abito. A seconda della località questa pietanza viene chiamata in due modi diversi: nella zona del lago di Lecco si chiama “Laciada” mentre nei pressi del lago di Como è denominata “Cutizza”.
Questo dolce risale al dopoguerra, quando i nostri nonni erano piccoli. All’epoca non c’era molto, ci si accontentava di tutto e le mamme, quando potevano, con questo dolce “povero” facevano felici i loro bambini, i quali non aspettavano altro. Una merenda a base di uova, latte, farina e uva americana (detta anche uva fragola) che in questo periodo non mancava mai nei vigneti dei contadini.
Questo tipo d’uva, durante la cottura, tende a prendere un sapore leggermente acidulo, che si sposa bene con la base dolce e aromatizzata: in parole semplici assomiglia all’unione tra crepes e pancake.
Per chi non ama il retrogusto acidulo dell’uva cotta può benissimo sostituirla con dei cubetti di mela, magari sporcati con un pizzico di polvere di cannella! Decisamente adoro questa seconda versione in confronto la prima, la consiglio a tutti quelli che amano i gusti un po’ più tradizionali. Ricordate che è un dolce che va mangiato subito dopo la preparazione, quando è ancora caldo!
7 risposte
Interessante scoprire dolci tradizioni sconosciute!
Che meraviglia! Mi piacerebbe provarlo per la merenda!! Magari con le mele Bravo Luca bellissima anche la storia del dolce visto che io sono brianzola d’adozione ho imparato una cosa nuova!!
WOW! Davvero molto originale… E si ankio preferisco la seconda versione con la mela! Proverò a farle! buona giornata caro
Boa noite. Descobri o seu blog de receitas fantasticas que adoro!
Nanda
Gracias 🙂
Ciao! La ricetta che conosco io è solo con latte, farina e un pizzico di bicarbonato. E l’uva fragola 🙂 per l’impasto e zucchero normale sulla superficie.. Tanti bei ricordi 🙂
Ciao Francesca, si questo è un dolce povero che veniva fatto ai tempi dei miei nonni! Solitamente non si aveva una ricetta precisa ma si andava a occhio in base anche a quello che si aveva in casa! Un dolce semplice ma di grande bontà! Grazie, a presto 😀